C’era davvero bisogno di una striscia quotidiana come 19e40 di Giovanni Floris fresco di sbarco a La7? A vedere la puntata di esordio, pare di no. A parte il risultato nudo e crudo in termini di ascolti, che è stato mediocre (258.000 persone per uno share del l’1,45%, ma immagino aumenterà), il format lascia a desiderare.
Floris, intanto, non pare a suo agio seduto: non è Lilli Gruber e lo studio di 19e40 potrebbe ricordare l’impostazione de Il Fatto di Enzo Biagi, ma senza ovviamente Biagi e assomigliando più a un Tg2 Dossier del 1990.
Sui contenuti, Ballarò in breve, con il solito parterre, i numeri di Pagnoncelli e l’incriminato servizio con la lavagna, i pennarelli, frecce ovunque e fotografie appese con le puntine, che fa tanto Il confine di Bonetti, primo romanzo di Floris. L’intento mi sembra chiaro: restando in casa La7, vorrebbe essere un Punto di Paolo Pagliaro, che in tanti amiamo perché spesso rafforza le puntate di Ottoemezzo, ma perché è ben spiegato da infografiche decenti, oltre che da Pagliaro a voce.
In sintesi: pillole di Ballarò a costo quasi zero, almeno da come appare il contenitore, che “trasuda povertà” (battuta delle tante su Twitter) o che forse è un taglio di Cairo dopo l’ingaggio di Floris. Vediamo cosa dirà Mentana, giacché 19e40 dovrebbe fargli da traino. Se non tornerà l’ispettore Barnaby.
forse non si è capito bene che il flop e la7 stessa…………….
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